La giacca napoletana

I napoletani dicono che “si appoggia lievemente”: cioè asseconda il corpo in modo morbido, pur mantenendo una linea “pulita”. Spesso è sfoderata, con un tipo di lavorazione non facile: le cuciture interne, a vista, devono essere rifinite alla perfezione.

photo by Giuseppe Avallone

La spalla è svuotata, con spallina  minima; la manica è importante nella sua parte superiore (la cosiddetta “tromba”), più bombata e rotonda, lievemente più corta per mostrare meglio il polsino della camicia; i suoi occhielli fatti a mano sono sempre apribili. La manica è cucita “a camicia”, ossia il tessuto è applicato al di sotto della spalla come si usa nelle camicie e con una leggera morbidezza del giro: a Napoli si dice che è cucita “a mappina”, ossia “a straccetto”. Più corta delle normali giacche all’italiana, ha revers ampi e spesso è una tre bottoni stirata a due. Le tasche sono orizzontali, spesso con alette importanti, mentre il taschino è “a barchetta”, ossia più o meno inclinato.

7 commenti su “La giacca napoletana”

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